Metaverso vs realtà virtuale

da | 5 Lug 2022 | News

Nel parlare di Metaverso ci scontriamo con termini e modi di dire che spesso generano confusione, o che vengono usati in maniera imprecisa: proviamo a chiarire uno degli equivoci fondamentali.

Che cos’è la realtà virtuale?

La realtà virtuale è una tecnologia che nasce dall’unione di hardware e software, che, insieme, offrono la possibilità di entrare in uno spazio digitale in tre dimensioni, all’interno del quale l’utente ha la possibilità di muoversi. L’accesso alla VR è possibile grazie ai visori e agli accessori (non solo joypad, ma anche guanti, scarpe e altro) sviluppati per interagire e “vivere" all’interno di questa realtà artificiale.

Grazie a questa interazione diventa possibile creare un mondo simulato e tridimensionale che agli occhi degli utenti appare come reale. E proprio come accade nella realtà, l’ambiente virtuale/reale all’interno del quale ci si immerge può essere esplorato in ogni singolo centimetro e in ogni direzione. All’utente sarà sufficiente ruotare la testa per vedere cosa accade ai suoi lati o sollevarla verso l’alto per vedere la pioggia scendere sulla sua testa. Il visore, e i software che utilizza, terranno traccia dei movimenti della testa così da adattare prospettiva e visuale alla nostra posizione e offrire immagini realistiche.

 

Che cos’è il Metaverso?

Il Metaverso si sta configurando come una parte di realtà che si va ad aggiungere alla nostra esperienza quotidiana offline, online, sui social network.  

Possiamo definirlo a grandi linee come un nuovo step dell’evoluzione della nostra comunicazione, se non addirittura un nuovo internet, un mondo tridimensionale, immersivo, interattivo e persistente, in cui entrare tramite device immersivi (come nel caso della semplice realtà virtuale) grazie a un avatar che riproduce la nostra reale in presenza in digitale, in interconnessione con le esperienze virtuali degli altri utenti. L’avatar e la possibilità di relazionarsi agli altri costituiscono il vero vettore di una esperienza di comunicazione immersiva, non più limitata a un profilo 2d, che porta nell’interazione virtuale elementi del linguaggio del corpo e dell’espressione di sé attraverso movimenti e comportamenti in prima persona.  

L’esperienza dell’interazione da remoto, sempre più comune, e quanto abbiamo sperimentato negli ultimi anni in merito a spostamenti, presenza fisica, comunicazione digitale sincrona e asincrona, ci hanno portato a cercare nuove modalità e soluzioni: abbiamo bisogno di molto di più che un viso in 2d su uno schermo, e inoltre siamo sempre più consapevoli di come alcune abitudini di comunicazione e interazione non siano vantaggiose né per i singoli, né per le società, e nemmeno per l’ecosistema.

 

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Quali sono le differenze tra Metaverso e Realtà Virtuale?

Veniamo dunque alle caratteristiche che distinguono Metaverso e realtà virtuale.

La macro-differenza si può individuare nel fatto che, all’interno del Metaverso, le persone, rappresentate dai propri avatar, possono esplorare, connettersi e soprattutto interagire tra di loro, mentre nella realtà virtuale è possibile soltanto guardare e manipolare ciò da cui si è circondati. L’interconnessione delle esperienze dei vari utenti è un tratto fondamentale per aiutarci a distinguere.

Il Metaverso poi non si limita alla Realtà Virtuale, in quanto è fruibile anche in modalità non immersiva, ad esempio attraverso un tablet o un pc.

Inoltre, nel Metaverso è possibile provare diversi tipi di esperienze, come per esempio assistere a una presentazione di prodotti e apprezzarne ogni minimo dettaglio, attraverso la manipolazione dei rispettivi digital twin. Soprattutto l’interazione, con gli oggetti e con gli altri, è qualcosa di fondamentale di cui tener conto per riuscire a differenziare le due esperienze.

Un’altra caratteristica fondamentale del Metaverso è il fatto che lo spazio virtuale è condiviso e quindi esiste indipendentemente dalla presenza di qualcuno al suo interno. Per esempio, se sto muovendo un oggetto nel Metaverso e per qualsiasi motivo mi trovo a dover uscire dalla piattaforma, nel momento in cui effettuerò nuovamente l’accesso, lo stesso oggetto sarà riposto dove lo avevo lasciato prima di uscire dal Metaverso, a meno naturalmente che qualcun altro lo abbia spostato. Quando non ci sono, il Metaverso, con gli altri suoi abitanti, continua ad esistere.

Questo nella realtà virtuale utilizzata ad esempio nell’intrattenimento non avviene, poiché, nel momento in cui il visore viene spento, l’esperienza si conclude.

 

Dopo aver analizzato anche solo così brevemente le caratteristiche del Metaverso e della realtà virtuale siamo in grado di affermare che quest’ultima è sicuramente tra le più importanti tecnologie base che ci consentono di accedere al Metaverso, ma è limitata a soltanto a determinate funzionalità ed è, appunto, una tecnologia.

Il Metaverso, invece, è un universo virtuale con potenziale enorme e in via di graduale sviluppo, che incarna a tutti gli effetti l’evoluzione 3D di internet. Così come nella navigazione tra le pagine web, gli utenti grazie al proprio avatar possono navigare letteralmente all’interno dei contenuti del Metaverso, ed esplorare l’infinità di possibili innovazioni che questo offre grazie alle tecnologie in continua evoluzione.

 

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